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Pontelongo: una lunga e piatta striscia di pianura percorsa dal fiume Bacchiglione, guidato da possenti arginature che tagliano l’orizzonte.
Questo è il territorio che vediamo oggi, ma per secoli il fiume si è scelto liberalmente la via verso il mare, disegnando ampie anse che l’uomo ha modificato alla fine del XIX secolo.
Durante il dominio della Serenissima il centro economico era rappresentato da Villa Foscarini, presenza attiva del patriziato veneziano.
L’organizzazione religiosa era articolata in quattro comunità che gravitavano attorno alle chiese di:
“San Giovanni Battista” (Pontelongo di Sopra, che dipendeva dalla Collegiata di Piove di Sacco),
“Sant’ Andrea apostolo” (Pontelongo di Sotto, retta dal Monastero di San Michiele di Candiana),
“Santa Maria Maddalena” a Ronchi di Cà Trevisan (argine sinistro, dipendente dalla parrocchia di Arzergrande)
“San Geminiano a Terranova” (ora argine destro, una delle più antiche parrocchie della Diocesi).
La storia a poco a poco ha ridisegnato i confini geografici e diversificato le attività economiche; essa ha pure livellato, se non cancellato del tutto, le singole individualità dei quattro borghi.
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